Sera di marzo con pensieri ad un chissà…

Un portico che ripara dal vento.
Una poltroncina con cuscini morbidi a dar ristoro alle ossa.
Un piccolo prato, di fronte, affiancato da un giardinetto spettinato.
La luna che saluta da dietro la betulla del vicino
e le stelle che sorridono da lontano.
Pensieri fluttuanti
leggeri come piume colorate
sfiorano il naso e le guance.
Sospiri mascherati a fumo lasciano la gola e si alzano dietro le travi in legno
perdendosi nel buio di una notte qualsiasi,
come fanno i sospiri senza una voce.

Ti fai carezza dietro il collo.
Ti fai pizzicotto a risvegliare da sogni inutili, fermi nel pensare a ieri.
Quando quello che è stato non tornerà.

Ti fai una carezza ché luna e stelle son sempre belle da guardare
Ti fai un pizzicotto a ricordare che
c’è un domani che non sai come sarà.

… giorni così…

… in cui la noia e lo sconforto prendono al petto…

in cui vorresti fare mille cose  e poi stai a fissare il soffitto…

chissà che prima o poi ti possa crollare in faccia…

poi pensi che se anche l’influenza ti concede solo mezza giornata di tregua

allora è il caso di farne qualcosa di tutto questo marasma nella testa…

passaggi

“…dai l’acqua alla pianta dei sogni…”