diversi…

zucchero e sale
olio e aceto
terra e acqua
gomma e matita
erba e asfalto
bianco e nero
sole e luna
notte e giorno
la “b” e la “d”
l’estate e l’inverno ( e la primavera e l’autunno)
il ventilatore e la stufa a legna
gonna e pantaloni
infradito e scarponi da neve
borsa e zaino
parentesi aperta e parentesi chiusa
finestra e muro
sono così diversi… eppure si incontrano
a volte non si sopportano
altre, insieme possono fare cose deliziose…
… come Mini quando gioca a nascondino con gli amici, fanno finta di scappare in direzioni opposte e poi, alla fine, facendo il giro intorno alla casa va a finire che si incontrano, ogni volta, davanti alla finestra sul retro…
… come due puntini, che si voltano le spalle guardando orizzonti opposti… camminano per le loro strade… e alla fine del giro… sono di fronte…

… era una virgola, di quelle messe sempre nel posto sbagliato…

… c’era sempre qualcosa prima… e poi altre lettere a continuare la strada come un infinito… ma troppo spesso sembravano non avere nulla a che fare tra loro ( il prima e il dopo) …
Era una virgola e ha incontrato un punto… hanno provato ad incastrarsi… per continuare la storia… ma le toccava stare ferma e quello che stava prima non le piaceva… e quello che poteva succedere dopo le faceva anche un po’ paura… sentiva di trattenere le lettere sbagliate…
Il punto è diventato definitivo e s’è spostato lasciando cadere la virgola… e da lì il foglio sempre più bianco… come un precipizio luminoso… interminabile e accecante…
Cadendo, la virgola s’è fatta broncio… ha tentato di farsi sorriso… poi ha pensato di trasformarsi anche in ciglia… ma una ciglia sola fa ridere…. e ridendo s’è fatta stupideramente baffo unico sulla faccia della O… ma ha continuato a cadere…
Cadendo s’è disfatta…
S’è sbriciolata ma non è sparita…
S’è rotta tutta e s’è trasformata… suddivisa nelle sue parti più piccole e percettibili… trattenendo quelle che le piacevano di più… lasciando andare le più fastidiose…
Le ha divise per osservarle meglio ma ha fatto in modo di tenerle unite… sempre insieme…
Così… ha tenuto i dubbi… i sogni… i forse  e i magari… ma soprattutto i chissà
…. cambiando forma e diventando tanti puntini……..

punteggiatura …

Capita che cammini dritta per strada e a forza di buche, pozzanghere, incroci interrotti e strade sconnesse ti tocca fermarti e riflettere se sia proprio quella la strada giusta… per te, non che tu abbia tanta voglia di stare lì a pensare…

Eppure non se ne può fare a meno… capitano momenti in cui la tua vita ti chiama all’appello, come quando tua madre urlava dal terrazzo per la cena e tu eri in giro nelle case dei vicini… non ne avevi voglia ma sapevi che era giusto così ( e tra l’altro quella scena continua ancora oggi e non è detto che sia tu a chiamare tuo figlio…)

…forse in fin dei conti questo periodaccio teloseicercato… come si fa con i quadrifogli nei prati, perché a stare ferma non ne potevi più: avrai le ginocchia inzaccherate di terra e magari anche un po’ mal di schiena ( non sei più ginnica ed elastica come un tempo…) ma l’idea di trovare qualcosa di straordinario ti fa stare lì ;

in quel momento i piedi erano troppo ballerini per stare in paperine di vernice ( oddio! Se le immagino nei miei piedi mi scasso dal ridere…bonjourfinesse!) e per camminare dritti, quindi inizi ad andare a zigzag… parecchio storta, tra salite e discese, ti fai un bel giro nel pozzo e poi torni su tra le nuvole… è faticoso… GIUDABALLERINO! Se è faticoso!… ma senti che quello potrebbe essere il tuo modo… un casino, difficile e sconclusionato, ancora tutto da decifrare ma è il TUO

Sei nata a punto interrogativo, se ti va bene a volte sei un esclamativo ( se sei arrabbiata), una virgola ( se pensi al dopo o al prima o al forse) una sfilza di puntini…. ( perché sei molto confusa e poco sicura…) ma non sarai mai un PUNTO.

I punti sono decisi, sicuri, convinti nelle azioni e se sbagliano sono anche convinti nel tornare indietro o nel mantenere fede a quello che hanno fatto….

I punti son sicuri e decisi, spesso decisivi e definitivi… tu no! sai a malapena quale sia il tuo nome (complice tua madre che da bambina prima di azzeccare il tuo, passava in rassegna tutta la parentela, gli amici e il vicinato, non disdegnando nomi anche maschili e dei cani… e anche per questo son sicura di essere sua figlia!); sarà che ci speri sempre, che la tua fiducia nel mondo è così grande da fidarti di tutto e tutti e fidandoti ti metti perennemente in discussione…

Tu non sei un punto e basta…

Anche quando scrivi fai fatica ad usarli.. hai sempre qualcosa che sta lì tra la gola, il cuore, lo stomaco e gli occhi… in sospeso…

A volte è come un dolce dondolare, sulla vecchia altalena tra gli alberi… altre volte l’altalena si arrotola e per tornare a dondolare dritta, giragiraerigira…. E te stai lì nel vortice

Sei fatta a punto interrogativo… con una ricciolo in alto, una discesa ripida, un altra curva, un salto e poi… se va bene ci fai il punto…. Io per esempio non lo faccio…

Il mio viene così…

interrogativo