di case, stanze e castelli….

Ci sono case piccole, con le stanze essenziali, la camera da letto per qualche sogno, una cucina per nutrirsi, un bagno per pulirsi; c’è tutto quello che serve per vivere… magari si vorrebbe qualcosa in più ma si impara presto a farne a meno oppure si incastra quello che si desidera nel migliore dei modi

C’è chi vive direttamente in uno sgabuzzino ed è felice così…

Ci sono case un po’ più grandi, c’è il salotto per la calma, la pace e la compagnia, c’è il ripostiglio per nascondere le cose, la mansarda per i ricordi, magari anche un balcone o un giardino per i sogni che volano via…

E poi…

Poi ci sono i castelli, tutti torrette e merletti, tante stanze, alcune nuove altre che sembrano diroccate ma poi stanno su, quelle con porte chiuse da assi di legno e altre con porte spalancate e finestre senza vetri tanti sono i sogni da contenere…

Un castello non necessariamente grande, ma con tanti spazi, tutti insieme, tutti incastrati in una geometria bislacca…

e tante finestre, per far prendere aria agli spazi, per far entrare e uscire i pensieri

e un giardino interno, sconosciuto ai più

… e magari adagiato su una collina… con la strada che porta all’infinito…

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48 pensieri su “di case, stanze e castelli….

  1. Meraviglioso. Hai una ricchezza interiore, mondi delicato e fantastici che ho imparato a conoscere e amare. Eppure ogni volta riesci a stupirmi e strapparmi un sorriso o una lacrima. Sei da scoprire ogni volta 😘

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  2. Io sono per uno sgabuzzino imploso attorno a un giardino interno… che però non è un giardino ma un pozzo oscuro… Molto meglio i tuoi castelli bislacchi, sicuramente. E che disegni! Sembra come se fossero dentro a una palla trasparente o me lo sono immaginato?

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  3. I disegni sono molto belli Tati e la descrizione è leggera, delicata e molto molto personale.
    Mi ricordo tutti quegli “studi” che facevano e ti dicevano: disegna la tua casa… e loro ci vedevano la tua personalità…

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    • Grazie DiodiUnDio… davvero,
      è vero!… li avevo dimenticati!… io non sono mai riuscita a fare una casa, punto e basta… era sempre su una collina, con almeno un albero accanto, lo steccato di legno e la strada che dalla porta andava chissà dove…
      O_o
      oddDIO!… adesso però non studiare questa descrizione! ;D

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      • Noooo non studio. Non mi ricordo neanche cos’era questo test. Me l’avevano fatto fare quando ero un Dio giovane e con un futuro davanti ahahahaha… avrei dovuto prestare più attenzione ai segnali degli aruspici cara Tati. Ma così è 😀

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  4. la cosa più bella che mi è venuta in mente leggendo il tuo bellissimo post è che c’è la possibilità che la vita di chi è nato e cresciuto nel castello e quella di chi è nato e cresciuto nella casa piccola ed essenziale una volta mescolate possano accorgersi di avere un senso solo stando assieme e il castello diventa essenziale e la stanzetta un castello.. la meraviglia della vita… la meraviglia dei sogni….e la tristezza per quelli che non riescono a sfiorar ne una ne l’altra per il solo fatto di pensare che non possano esistere

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    • grazie mille ! ( oddio, Ego non crede a tutti questi complimenti!..) sì sono miei e ce ne sono altri sparpagliati, oppure sulla pagina di instagram… grazie grazie grazie!
      ( con muso rosso e occhi bassi ma bocca sorridente, esce in retro e si nasconde dietro la porta…) 😉

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  5. Meravigliosa come sempre. I disegni poi mi piacciono da morire … sei troppo top! Io per la cronaca ho sempre vissuto in una cabina telefonica, ma quelle di anni fa, che si chiudevano e che adesso non esistono (?) più.

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