di angeli, serate, teatro e dita tagliate…

 

…. arrivare a casa dopo una giornata in ufficio…

Aprire il cancello automatico a spinta ( a volte col muso della macchina, lo ammetto)
Fare dribbling tra piccoli nani che scorrazzano incontro a mostri immaginari, armati fino ai denti con spade di plastica e stoffa, bastoni raccolti nei campi, tanta fantasia e voglia di aggiustare un mondo storto
Attendere con piedi ballerini e braccia aperte il tuo personale supereroe che getta le armi e ti corre incontro
Chiedere ai suddetti cavalieri quindici minuti per darti una lavata veloce, perché uscirai di nuovo verso una serata di note e immagini da favola, lascerai loro le chiavi del castello e decidi di fidarti
Doccia veloce, cambiarsi e scendere a preparare cena
Tagliarsi un dito mentre si affettano i finocchi per l’insalata
Correre in bagno gocciolando e sentire la voce delle altre mamme, capire che qualcosa sta succedendo, scendere veloce le scale, con un dito gocciolante e la faccia da Magamagò…
…. ?!?!…
” Coooosa state facendo?! La lotta?!!?”
“NOOOOOOOOOO” ( detto con facce color fuoco dall’agitazione e occhi innocenti rivolti al cielo)
“Ragazzi miei, vi siete giocati tutto… fuori di qua… forza! CIRCOLARE!VELOCIII!”
( … non ho mezze misure, so essere spaventosa e loro lo sanno… quando mi arrabbio son guai)
Rientrare in casa, te e le nove dita e finire di preparare cena
La super mega ziafatamadrina arriva in soccorso, reggerà il ponte levatoio per questa serata e Mini è al settimo cielo
Mangiare cena, pulire la cucina, bagno al nano e campanello che suona…
Un bacio dalla vasca, manine bagnate in faccia e sugli occhiali, ultima risata scherzosa della giornata e via…
Io, le mie nove dita e due amici che sono i miei angeli…
In tutto questo il taglio brucia, da fastidio… ma ne ho ancora nove, chessaràmmai
Sospiro e guardo dal finestrino, le montagne che si avvicinano, il rosa del cielo in questa primavera che si fa sentire sempre un po’ di più
Parole e risate
Chiacchiere e silenzi
e musica, ascoltata e cantata
Il dito continua a pulsare, si fa sentire ma non disturba troppo il momento, ne fa parte…
….
Arrivare in questo centro storico, con vicoli deserti di luci serali alle finestre, piccoli locali illuminati senza invadere
E finalmente… il teatro, un’ora e mezza abbondante di note incantevoli e parole da sorriso dolceamaro, di immagini e luci vorticose e musica e ancora musica, da favola, senza tempo, che prende piedi e cuore, che fa sospirare e ridere
Tempo di emozioni che escono semplici come respirare
Il sipario si chiude e si rientra…
Aprire la porta
fatamadrina può tornare a casa
Fumare l’ultima sigaretta sotto il portico e sentire che senza l’indice destro, usare l’accendino non è proprio immediato ma si fa
Risistemare il salotto, spegnere le luci, salire le scale
Svestirsi senza un dito… si fa ma è diverso
anche lavarsi mani, denti e faccia
Adesso pulsa un po’ di più, da coricata sotto le coperte, si sente di più
ma chiudo gli occhi e mi addormento
è solo un dito
è solo un taglio
ne ho ancora nove
poi si aggiusterà anche questo
e stasera s’è fatto sentire ma non ha distrutto il mio tempo…
ed è una bella vittoria….

49 pensieri su “di angeli, serate, teatro e dita tagliate…

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