Di incontri, attese e liberazioni.

Due composti diversi che si uniscono e generano un effetto su tutto ciò che toccano.

La mescolanza rende sensibili.

C’è il contatto di superfici differenti, luce e ombra si uniscono in mille sfumature.

Il contatto unisce e accentua la differenze valorizzandole.

C’è l’attesa sotto il sole, che sia forte d’agosto o debole di ottobre poco importa, quell’energia vitale in ogni caso smuove e scalda.

L’attesa impreziosisce il risultato, è respiro trattenuto e cuore aperto a ciò che accadrà senza saperne con precisione il risultato.

C’è l’acqua che scorre e toglie il superfluo facendo scoprire il risultato.

Togliere il superfluo è fondamentale per lasciare spazio a ciò che di più intimo e reale si nasconde.

Resta un’impressione, forse non la verità assoluta ma certamente un’immagine che molto si avvicina all’essenziale delle cose e il loro nascere dal contrasto tra luce e ombra.

 

 

Di autunno e giorni corti.

Costruisco pensieri di lana cotta
per scaldare l’autunno e fare il paio con i colori che ha
Intreccio la noia con la consapevolezza
per farne coperte che siano riparo
Mischio stanchezza e stupore a gioia e malinconia
per colorare quaderni e fogli sparsi
Raccolgo petali di stoffa e li lancio alla rinfusa
per camminare sui sogni infranti
Cucio bottoni sul ferro usando rami secchi
Mastico bonbon fatti di terra e vetro facendone bolle
Sono il buffone di una corte che non c’è
Sono lo gnomo nascosto nell’erba
Sono il clown bianco e l’Augusto
me ne vanto e me ne vergogno insieme.

… se non si divide il buio

si tradira’ sempre la luce (V.Capossela)

http://www.youtube.com/watch?v=6eT_IuQq7TM