di piediballerini, polvere alzata, braccia al cielo, tre ore di sonno e tanta tanta bellezza…

E’ un’estate complicata questa,

come andare in altalena ma con la base non in piano

con una corda più lunga dell’altra

Sembra di poter cadere da un momento all’altro

e dondoli, piano ma dondoli

perché l’altalena è una cosa meravigliosa e non puoi perdertela

perché quel movimento culla testa e pensieri

Il continuo salire e scendere,

guardare la terra senza dimenticare il cielo

mani strette alla fune, piedi a penzoloni e aria sul viso

Rischi lo sbando con un’altalena storta, più spesso di quanto potevi immaginare

A volte sbatti i piedi contro il tronco dell’albero

in altri momenti le spalle, perché inizi a girare girare e girare perdendo il controllo

Vorresti scendere ma per fermare quel dondolio ci vuole del tempo,

resti in balìa di quel vortice che annebbia i pensieri e blocca il cuore, che strozza il fiato in gola e gonfia gli occhi

ma se non ti fai prendere dalla paura, quando il movimento si fa più lento

capita che il corpo si muova da solo, schiena e testa all’indietro e piedi in avanti

a cercare quel filo che unisce ieri con oggi, passando per un chissà o un magari

e a volte questo è quanto basta per continuare

perché nonostante tutto resti comunque sempre viva e pazza di gioia!