cronache di metà agosto…

 

Da giorni sento prepotente qualcosa che chiede di uscire

eppure resta lì,

in piena gola come un osso di ciliegia

dietro agli occhi come pensieri soffocati

Come quando vuoi urlare ma non hai voce,

Come quando vorresti piangere di gusto ma sei totalmente asciugata, da questa estate che pare implacabile

Allora ti stendi, al buio sul divano… e raccogli i pensieri come farfalle colorate

Chiudi gli occhi e pensi a tutto quello che c’è, vicino e lontano…

Fai uno dei sospiri più grandi che sai fare e con un salto si sale…

C’è il sole che brucia?… pulisco le persiane, vedi come si fa veloce

( poi nana come sono le lascio a terra che ho rischiato una spalla a tentare di rimetterle!)

Devo sfogarmi?… strappo erbacce, con i gatti che fanno fusa accanto…

Mani sporche, pelle sudata, di quando FAI e non LASCI FARE…

Così arriva sera e capita di guardare la finale di pallavolo con due nanerottoli esaltati, a saltare ( invano…gggrrr!) sul divano, mangiare cena con loro ascoltando filastrocche bislacche uscire dalle loro testoline da stupidera gratuita e bambina ( incantevole, direi)

Tutto questo per dire cosa?

non lo so, ma avevo voglia di dirlo…