giocare a nascondino

Con la testa che va veloce, in bilico tra lo stare e l’andare,
I pensieri si fanno bufera, impossibili da fermare e decifrare. Devi acchiapparli come fossero farfalle o bolle di sapone, facendo attenzione a non rovinarli.
Tutto questo frullare cambia il senso del mondo intorno.
Come una primavera travestita da autunno.
Come un bambino che si finge demone.
Ci sono la gioia e la malinconia, l’allegria e il groppo in gola.
Come ballerine di tip tap, le emozioni battono un tempo sconnesso tra le tempie e le mani, si mischiano e confondono.
Allora ti muovi al passo e per non inciampare cambi modo, trasformi il tuo camminare.
Nascondi la faccia, tra spine e petali, tra corteccia e nodi, foglie e fili d’erba.
E continui a immaginare un luogo che sia il tuo.

bislaccherie e disegni

Ho un gomitolo di emozioni.

Un gomitolo senza capo né coda.

Escono come goccioline da una bottiglietta forata.

E si mischiano.

E non si comprendono.

E sono veloci.

Come uno schizzo a matita, un colpo di gomma e volano via con i rimasugli bianchi che restano sul tavolo.

Sono così confuse e difficilmente afferrabili.

Come disegni veloci su carta qualsiasi.

Maledetta stupidera che mi fa prendere poco sul serio…

 

 

… l’aria non si vede…

Mi hanno insegnato che se una cosa non la vedi, non devi prenderla in considerazione.

Mi hanno insegnato che se non c’è una voce da ascoltare, non c’è nemmeno una persona.
Mi hanno detto più volte che quello che è lontano non fa parte del tuo mondo e quindi non te ne devi preoccupare.
Hanno insistito più volte nel tentativo di convincermi che la realtà è fatta di cose che si possono toccare e vedere
il resto non conta, non esiste
a partire da fate, folletti, gnomi e fantasmi.
Eppure…
Eppure se vado nella casa dov’è cresciuto mio padre, io nonna Secondina la sento girare, se apro il suo armadio mi pare di vedere quelle borsette tra le sue mani, in bagno la luce va e viene e non sappiamo come mai e sì che era una gran burlona…
Quando indosso il golfino di nonna Pina, sento il suo profumo, anche se l’ho già lavato un sacco di volte… quando metto il suo vestitino a fiorellini, quello che ha tinto di rosa antico, perché  “… il bianco addosso ad una vedova non va bene, non sono più così giovane…“, la sento ancora più vicina di quanto non fosse presente quando giocava con Mini e la guardavo seduta alla panca in giardino.
Ci sono luoghi nei quali sto bene e mi sento in pace, altri che a camminarci mi attraversa un’inquietudine indescrivibile
Come nell’ex manicomio nel paese accanto, ci fanno concerti e spettacoli di teatro, serate carine e allegre… ma in quei viali, su quelle panchine, per me c’è un’aria pesante, velata di una tristezza e malinconia che non so spiegare
L’aria…
Credo che sia il vento a fare da tappeto volante per le emozioni e le sensazioni
Come su una mongolfiera, ondeggiano e ti osservano da lontano
Come nuvole invisibili si spostano per mondi paralleli
amplificando lo spazio conosciuto
Così, basta un profumo e gli occhi brillano
basta un pensiero, piccolo, leggero, impercettibile e un brivido corre lungo la schiena, il fiato si blocca in gola
basta una parola letta, il cuore si muove e lo stomaco si contrae
Come per l’aria,
le emozioni non le puoi vedere e toccare
puoi solo viverle
e nel viverle non esiste più un solo mondo
non esiste differenza tra reale e immaginato
tra presente e passato
tra quello che vedi e hai fisicamente accanto e ciò che percepisci ma non puoi trattenere
non ti resta altro da fare che viverle, da ovunque arrivino,
come lettere invisibili spedite da mittenti sconosciuti
e quando, seduta sotto il portico, musica in tasca e sigaretta accesa al luce della luna,
proprio lì, in quel momento di solitaria compagnia, quel mondo di assenze si fa presenza
e allora tutte quelle sensazioni le annodi e le unisci per farne coperta per il cuore
sperando che la notte sia ogni volta un po’ più leggera…
… questa la aggiungo perché la trovo incantevole…

emozioni forti… ed emozioni grandi…

inafferrabili ma così presenti… a volte impalpabili… e indescrivibili

….ma disegnano il quotidiano come poche cose al mondo…

… c’è la paura… forte come una porta che sbatte improvvisamente…

… c’è la felicità… inaspettata e potente, che apre la bocca in risate e gli occhi ad ammirare quello che c’è intorno…

… c’è la gioia e c’è l’allegria dalla forza incontenibile… di piedi che ballano e voglia di abbracci… di corse a ridere e giocare per i prati in un giorno d’estate…

… c’è l’angoscia… che ferma tutto, piedi, testa, mani e cuore… grande come un temporale spaventoso… come la grandine che rompe l’orto e il giardino…

… c’è la tristezza… di stare soli al buio… da mettersi nell’angolo in silenzio a guardare il mondo camminare… è più leggera dell’angoscia o della paura… e a volte per sentirla la trasformiamo in rabbia esplosiva… ma lei è molto più sottile.. come la goccia che cade dal vetro e si infila nelle fessure della finestra e bagna dentro casa…

… c’è la pace… e c’è la serenità… dolci come un cucchiaino di zucchero nel bicchiere di acqua… che disseta e ha quel sapore dolce che fa tornare bambina…

… Pace e Serenità sono emozioni così leggere che rischi di non sentirle… come un volo di farfalla… se non fai attenzione le puoi confondere, semplicemente perché siamo abituati a pensare alle emozioni come qualcosa di gigantesco, che smuovono mari e monti con una forza incontenibile… ma la forza non bisogna confonderla con la capacità di buttare giù muri o spostare montagne… a volte una farfalla fa cose più grandi di un bulldozer …. e sicuramente più travolgenti…

… e quando ti senti bene… non serve urlare… bisogna farne tesoro… portare “tutto a casa”… e che quello sia la forza per fare il resto….

geografia…

.. ecco, adoro il mondo in ogni sua parte…

anche se la geografia non è la materia maggiormente assimilata a scuola… non riesco ad imparare la collocazione dei vari paesi, mi confondo, non riesco… però li ho nel cuore e negli occhi…

non so elencare senza dire strafalcioni le capitali, i fiumi e le montagne… i nomi… mi manca il cassetto dei nomi delle cose… ma so quali meravigliose sensazioni mi hanno dato i posti che ho visitato…

Anche i luoghi intorno a me, della zona dove vivo… non so dire dove si trova tale paese, collina… ma le emozioni che suscitano le ho tutte sulla pelle… non potrei fare la guida turistica ecco, al massimo posso portare a perdere chiunque ne abbia voglia!

per me, ogni volta che mi sposto è un ” andare su”…. anche se vado in Sicilia… IO VADO SU….

credo sia perché spostandomi intraprendo un viaggio, che da emozioni, in genere molto belle e questo mi porta in alto… inevitabilmente… e quindi vado su

Non so spiegare nei dettagli i miei viaggi, mi rendo conto che dei posti che ho visitato m’è rimasto dentro qualcosa che ai più, interessa poco… vabbé.. chissefrega!

Se penso a Barcellona… non so quali strade ho fatto… so il profumo meraviglioso che c’era per le strade, posso dirti che meraviglia sono le viuzze del centro storico, i colori delle case e dei fiori appesi ai balconi, lo stupore degli artisti di strada per la Rambla… il rumore dei passi della gente che avanza lenta e si guarda intorno, i colori di Gaudì e le sue forme sinuose…

Se ricordo la Scozia… posso dirti il verde, un verde unico e inimitabile, la pioggia che lava via tutto e riempie i prati di fiori, le pecore, mezze bianche e mezze nere, che saltano sulla strada mentre vai per le montagne… e… le mucche con la frangia!!!… tenerose come poche cose sulla terra… ti posso dire della magia che si sente ovunque, e la storia.. ma non quella da libri di scuola… LA Storia fatta di persone vere che nel quotidiano vivono avvenimenti straordinari e lasciano un segno, anche nelle pietre incastrate per la strada…

La Francia… adoro la Francia… anche se tanti dicono sia spocchiosa e fighetta… a me ha lasciato la bellezza di stare ad un caffé a bordo strada, tra i colori dei fiori, a sorseggiare vino e mangiare formaggi buonissimi … lo stupore dei castelli, che non ricordo quali siano e quale re ci sia stato dentro e nemmeno mi interessa… ma i castelli… sono fonte di bellezza, comunque…

E per ogni posto visto ( e non sono così tanti…) ho questo tipo di ricordi, i colori, i profumi, le emozioni provate… non chiedermi indicazioni, cosa ho visitato… lo ricordo ma non potrei dirlo con precisione per permetterti di fare la mia strada… posso solo dire cosa ho provato io… e se ti viene voglia… vai anche te e poi torna con le tue emozioni….

“… ecco Mini… questo è quello che ho visto per il mondo in questi anni… adesso chiudiamo l’Atlante e incontriamoci nei sogni dove ne hai voglia….”

DEL DELIRIO EMOTIVO….

… dell’insicurezza, della paura, della gioia incontenibile, della rabbia e della felicità che contemporaneamente albergano nel cuore, della voglia di ridere e piangere, della voglia di sole sulla schiena e pioggia in faccia, di andare avanti da sola per la mia strada e della voglia insopprimibile di avere qualcuno che mi tenga per mano, soprattutto quando sto per saltare nei fossi, del bisogno di musica nelle orecchie e silenzio nella testa, della certezza che da qualche parte sto andando e la paura che i piedi si fermino e il cuore si blocchi…

Di tutte queste cose insieme, sono fatta oggi… e molto altro ancora… che vedrò col tempo.11050008

Volevo….

1393119049096… Dire della rabbia… Che serve solo perché la tristezza a volte non sembra abbastanza… E la rabbia aiuta a legittimare il dolore….

…. Della tristezza che spesso serve per sentire vicino qualcuno e ci arrotoliamo nella sua coperta, come si fa quando fa freddo… Allora la facciamo più grande e visibile per poter chiedere quella coccola che il bambino chiede per un piccolo graffio….

…. Della gioia che non pensiamo di meritare e la cerchiamo senza volerla veramente trovare, perché non sappiamo mai se la sappiamo gestire del tutto…

Volevo dire…. E forse l’ho detto…

Se solo imparassimo la semplicità, nei gesti, nei pensieri e nelle emozioni… Semplicità e onestà … Urca come sarebbe tutto più facile, no?