la forza del tenere e quella del lasciare…

… In un giorno di vento e sole,

far volare un aquilone correndo a perdifiato per i prati.

Quando il vento si alza ancora di più, l’aquilone tira e le mani stringono il filo.

Aria che cresce e mano che stringe, piedi che si bloccano e si ancorano al terreno.

E lo sguardo, in lotta tra cielo e terra.

Quanta forza

Quanto contrasto…

Quanto sordo dolore…

Un respiro profondo, rilassare spalle e gambe.

Allargare lentamente le dita, filo che scorre tra le mani senza ostacoli

Un ultima carezza al palmo e… via…

Quanta forza

Quanta libertà…

Quanto dolce dolore…

 

Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.

(Qoèlet – Ecclesiaste, capitolo 3)

 

 

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tutto intero sarebbe così…

 Molto spesso quello che scrivo e disegno arriva dopo chiacchierate e condivisioni con il resto del mondo blogghifero e anche queste righe non fanno eccezione. Il disegno che vedete sopra arriva dopo una lettura, dolce e piacevole, fatta a casa di Oste . Un racconto delicato sulla forza di un fiore nel scegliere la propria strada…Correte di là a leggere che è incantevole!

30 pensieri su “la forza del tenere e quella del lasciare…

  1. oh che gran regalo! Questo umile Oste è felice. Parole e immagini, intrise di un colore che nessun pittore o imbianchino potrà mai replicare nemmeno dopo millemila tentativi. Impossibile da replicare perché quel colore è fatto delle tue emozioni, dei tuoi pensieri e delle tue sensazioni. Cuore-testa-viscere (in ordine rigorosamente disordinato) in una mistura di colori impossibili da replicare…E poi, diciamolo pure FaTati: la tavolozza è tua e ci giochi tu!
    I disegni sono eccezionali. Quel fiore ringrazia di essere stato visto da te così.

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    • Grazie a te Oste… per quella storia e per avermi risvegliata quando arrotolata rischiavo di perderla… il mio disegno prende un’altra strada ma arriva da lì… quindi grazie!
      Adoro questo mischiarsi di parole e storie, racconti e disegni… mi piace molto questo continuo stimolarsi a vicenda anche senza mettersi a tavolino a parlarne…
      😉

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  2. io sono decisamente del partito della “forza del lasciare” (anche se non c’era una gara nel post) mi sembra molto più sensato e rispettoso, complicato ma al senso stesso di elevata connessione con la vita… che poi, a dirla tutta, si lascia sempre e soltanto il “materiale”… è una concezione che se ti penetra in testa di riduce drasticamente la creazione di futili problemi di circostanza…

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    • concordo con te… ma lasciare comporta il trovare una forza piuttosto notevole, a volte…e credo che a volte sia importante anche lasciare ciò che non è materiale… pensieri, ricordi affetti… lasciarli andare, liberare spazio nella testa e nel cuore… lì ci vuole forza… perchè alla fine son quelle le cose dalle quali con maggiore fatica ci distacchiamo… credo 🙂

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      • perfettamente in accordo… anche per questo mi schiero… mi piacciono le cose difficili, complicate, che richiedono tempo e dedizione… sono le sole che ti fanno crescere realmente… le sole dalle quali impari e maturi… quelle che incrementano il tuo collegamento con la vita.. ci vuole coraggio a lasciare… indubbiamente.. ma infondo lasciare non è per definizione una cosa definitiva…

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  3. Sì, il tema é lo stesso, o comunque molto simile, hai ragione…e il tuo aquilone sospeso tra terr e cielo ricorda tanto il mio palloncino…eppure le tue parole, la citazione della Bibbia (una delle mie preferite) e i tuoi disegni lo hanno arricchito in un modo speciale…dico davvero! 💗💗💗💗

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  4. Tocchi un argomento delicatissimo, senza però essere irrispettosa nei confronti del ‘lasciare’.
    Per farlo, il più delle volte servono forze che.. non hai.
    Mi ritrovo giusto in questi giorni a dover cambiare telefono. Peccato che però abbiano due sistemi operativi diversi e che quindi i backup di uno non siano compatibili con l’altro.
    So che potrà sembrarti sciocco, ma in quel backup ci sono le conversazioni whatsapp di una vita e in quelle stesse conversazioni non ci sono solo parole, ci sono emozioni che non sono pronta a lasciare, pronta a rinunciare, ci sono sentimenti che, nel momento del bisogno, mi trovo a rileggere di continuo e farlo mi dona serenità.
    Quindi ecco. Questo tuo post, letto solo oggi, cade proprio a pennello per me.
    Grazie ❤

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