Di cose che… non so.

Settimane che non so…

Settimane che quando ho sete non c’è bevanda che aiuti,

se ho fame potrei mangiare fino al mal di stomaco ma poi nulla si placa…

e allora faccio che evitare.

Giorni che sento musica senza ascoltarla, tantissima, diversissima.

Le sto tentando tutte ma non c’è un brano che riempia quei tre/quattro minuti in maniera sensata.

Voglio andare senza sapere dove, allora sto ferma.

Al più giro come ” sulla puleggia morta”.

Ieri ho cercato un po’ di senso andando a camminare in un luogo a me molto caro : il Centro anatidi e cicogne di Racconigi. E’ un parco, adibito a Centro Lipu, un luogo per me incantevole, in ogni stagione. Mi sono armata di macchina fotografica e mi son persa in un’oretta di passeggiata, dietro ad alberi, a guardar la palude, a osservare papere, anatre, cicogne in volo e aironi. Una volta a casa ho scaricato le foto per vedere cos’ero riuscita di tirare fuori ( è una macchina nuova, una reflex, sto imparando la gestione manuale di ogni impostazione) e mi sono accorta che…

Tendo a  stare dietro, rintanata dietro alle cose, come a guardarle di nascosto… oppure nascondendomi…

Le mie foto non sono limpide e non ricerco proprio quella totale messa a fuoco, qualcosa sfugge sempre, si fa vedere ma rimane così: su quel filo sottile tra il non afferrabile e l’immaginato.

Cerco il particolare ed è lì che mi perdo… il frutto ancora presente nonostante il gelo, la foglia che resiste nonostante il marrone deciso, quella verde che spunta da un pannello di legno e che sfida la chiusura… le foglie secche, le foglie accartocciate, tante foglie…

Sì… quello che c’è passa attraverso i nostri occhi

e i miei, in queste settimane sono messi così…

 

 

 

 

60 pensieri su “Di cose che… non so.

  1. Mi viene in mente un noto slogan che dice “Ascolta la tua sete”: ecco, forse dovresti ascoltarla altrimenti non troverai bevanda che ti si confà se prima non hai compreso quale sia quella adatta…

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      • “Le foglie cadono, cadono lontano
        quasi giardini remoti sfiorissero nei cieli;
        con un gesto che nega cadono le foglie.

        E ogni notte pesante cade la terra…
        dagli astri nella solitudine.

        Tutti cadiamo. Cade questa mano
        e così ogni altra mano che tu vedi.

        Ma tutte queste cose che cadono, Qualcuno
        con dolcezza infinita le tiene nella mano.”

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        • bella… tanto…
          eppure troppo positiva in questo momento … piuttosto mi torna in testa Machado, non so se per l’idea dell’andare comunque, in qualche modo o se per altro…
          “… Caminante, son tus huellas
          el camino y nada mas;
          caminante, no hay camino,
          se hace camino al andar.
          Al andar se hace camino
          y al volver la vista atras
          se ve la senda que nunca
          se ha de volver a pisar.
          Caminante no hay camino
          sino estelas en la mar…
          …”

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  2. vaga senza fretta nelle tue lande disperate (anche loro meritano una visita). non aver paura ad esplorarle e descrivile come meglio puoi, così da eliminare ogni fantasma … noi tutti siamo qui dietro e ti teniamo d’occhio. se e quando avrai bisogno, girati 🙂

    lo so, son solo parole che valgon quel che valgono. quando si sta male si è molto più soli del solito e purtroppo ci si può fare ben poco

    un abbraccio

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    • Son parole che valgono e tanto… Poi io sono una che alle parole da sempre estrema importanza 😉
      Guardo tutto e a furia di guardare prima o poi ci scapperà una pernacchia a tutto questo 😁

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  3. Le foto sono da Tati, le riconoscerei fra mille perché sono foto del cuore prima che degli occhi e c’è tutto l’amore per le cose piccole, per la bellezza inafferrabile, quella più difficile da trattenere senza sciuparla

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