come palloncini…

 

La luna non è ancora arrivata del tutto in questa sera d’estate, sento un fruscio alla finestra

Il lampione del campetto dietro casa sfida la luce dell’ultimo raggio di sole che filtra tra le nuvole e gioca a nascondino con le montagne lontane

Il cielo si tinge di impressionismo e i colori cambiano, alcuni si accendono di una vitalità magica mentre altri iniziano ad abbracciare la notte e si fanno scuri

Il giorno inizia ad infilare le ciabatte e a cercare il pigiama mentre la notte è in bagno che sistema gli ultimi particolari e si  prepara  per l’uscita

C’è un momento in cui il rumore più forte è il silenzio del mondo,

l’erba ondeggia e i grilli preparano gli strumenti, ali di farfalla suonano il vento e i petali dei fiori sbadigliano

Leggeri e improvvisi arrivano i pensieri della sera

come palloncini gonfiati a sospiri, ondeggiano tutto intorno

Ci sono quelli verde smeraldo dei sorrisi acchiappati e regalati, ondeggiano tra i fiori del giardino, arrivano dall’orto e dai campi, si alzano dall’erba e fanno giravolte…

quelli turchesi della speranza, restano bassi, scorrono come onde del fiume, fanno ondine e increspature, saltano fuori dagli angoli come scherzi ridenti…

quelli rossi dei pensieri dolci, si muovono a mazzetti come fiori di campo in mani bambine, sono tanti, sparpagliati ovunque e verso il dappertutto…

quelli arancioni delle risate spuntano dai tombini, da dietro il ribes, si muovono a saltelli, vanno e vengono

Ne spunta qualcuno viola, non sono tanti ma ci sono, sfumano dal lilla-fastidio all’indaco- tispianereicolmuletto, sfiorano i punti più critici del giardino, quasi a tentare di esplodere…

Non posso negarlo: ne avvisto anche un paio neri, hanno una consistenza differente, meno leggeri e per nulla trasparenti… improvvisamente mi scopro in apnea, come fossi sott’acqua ma con gli occhi sgranati, immobile e incapace di pensare ad altro che a quelli… un vento leggero mi sveglia e scopro, facendo qualche passo indietro, che a guardarli tutti insieme, il respiro riprende e le spalle si rilassano… si intonano al resto, si mischiano come una splendida melodia serale, quasi una ninnananna…

… In quel momento ne spunta uno, da dietro la lavanda…

è piccolo, di un giallo leggero come fosse pronto a lasciarsi sfumare dal resto del mondo

è piccolo ma sembra più resistente di altri

e uscendo da quel cespuglio ne sparpaglia i profumi, chiudo gli occhi e immagino…

Inizia a salire e penso a quello che vorrei

supera il muretto e mi sfiora l’immagine di quello che ho

arriva al tetto della casa e riconosco i volti dei miei angeli quotidiani

sfiora una nuvola e ricordo gli abbracci dati e ricevuti

sparisce dietro la luna e sospiro per quelli immaginati

… portandoli con me nel mondo dei sogni…

up

… da ueb… madai….

 

 

 

56 pensieri su “come palloncini…

  1. Tati oggi sono salito in cielo con un palloncino! Turchese, ma qualche volta lo vedo anche io nero. Sai che c’è che agli altri “non perdoni” il vederli neri, ma a te stesso lo “concedi”. Come vedi il nostro Ego un po’ impacciato e poco motivato c’è sempre …. Belle come sempre le tue parole!

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    • i palloncini sono tanti ed è giusto che sia così, dobbiamo imparare ad accettarli tutti, permetterci di accarezzarli perché sono parte di noi e ogni nostro pezzo è importante e legittimo…
      Ego è sempre lì, fedele e tranquillo, fatto com’è giusto che sia e impareremo a farlo crescere per quello che ci sarà utile…
      Ti auguro palloncini colorati e allegri che sappiano stare accanto a quelli neri portandoli in alto 😉

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