di letture e pensieri…

A volte ci si sente stranieri in casa, soli in compagnia, sordi nel rumore più forte

A volte nulla soddisfa i nostri bisogni

A volte nemmeno noi sappiamo cosa vogliamo e non sapendolo giriamo in tondo

Come mosche sul pattume, senza avere una via, senza ricevere la minima soddisfazione da tutto questo girare, non riusciamo comunque a fermarci e allora andiamo avanti un po’ per speranza un po’ per inerzia e spesso anche perché quel malessere ci coccola, ci scalda come poche cose al mondo

La nostra malinconia ci fa sentire meno vuoti

ed è confortante, come una coperta soffice nelle giornate più fredde.

Le nostre sofferenze senza nome diventano il nostro mondo e in quello ci giriamo talmente bene da non volerlo lasciare più

Ci aggrappiamo al nostro sentirci differenti, ci leghiamo con un doppio nodo alle nostre manie, paure e convinzioni, chiudendoci come armadilli di fronte a tutto e tutti.

Coltiviamo la nostra avversione per il mondo come si fa con un seme, che diventa germoglio e poi pianta, col tempo sempre più grande

e sotto quell’albero l’aria ci è di conforto, su quei rami ci fermiamo a guardare il mondo dall’alto e dentro quel tronco ci costruiamo la nostra tana.

C’è chi vive tante vite in una, chi odia il resto degli uomini con ferocia, chi teme l’altro come lo sporco sulle ferite che infetta e incancrenisce, chi non sa cosa vuole ma sa che deve stare solo per respirare un po’ e chi prova ad essere differente per poi decidere che le energie necessarie per cambiare sono esageratamente troppe e insensate e lasciare perdere è la cosa migliore da fare…

Questo è quello che mi ha tirato fuori leggere “Diario segreto di un sociopatico”

E’ un libro intenso, carico di sofferenza ma raccontata anche con ironia. C’è l’odio, spaventoso e cinico, c’è la solitudine, la totale incapacità nel vedere altro oltre a se stesso, c’è la depressione e la ricerca vana di un modo per liberarsene, c’è anche un po’ di paura che si trasforma in rabbia animale…

E’ un libro bello, vale la pena leggerlo perché queste sono le cose che fanno dire:

certo, l’uomo sa essere spregevole e fastidioso, odioso e spaventoso

ma è anche in grado, dal nulla, di dare corpo a cose così… a fare sì che cinque sconosciuti e una fotografa possano creare un centinaio di pagine ben scritte, scorrevoli e illustrate in modo incantevole.

Io non sono sociopatica, adoro l’essere umano e non ci posso fare nulla

Mi piace pensare che ci sia sempre un buon motivo per allargare le braccia e cercare qualcosa di buono…

E queste pagine, per quanto mi riguarda, ne sono la prova

Perché raccontare cose così e fare poesia… non credo sia da tutti e tutti loro hanno dimostrato di esserne capaci.

….

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Poi… diciamola tutta… c’è un un ammaestratore di elefanti dietro tutto questo mica da ridere… Prima li sparpaglia per Roma e poi li fa diventare editori… non credo sia una cosa da tutti! 🙂

…. e niente…. buona lettura!

 

 

 

62 pensieri su “di letture e pensieri…

  1. Che dire alla mia Tatina se non mille volte grazie??
    Per essere la prima, per aver letto, per aver scritto una recensione così bella, per esserci sempre.
    Questa volta il nostro amico Zampanò si commuove senz’altro, te lo dico io!! 😘😘

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  2. Grande Tati! L’ho comprato anche io proprio oggi, su kindle. Appena finisco di leggere quello che sto leggendo attacco subito con questo. Ero già curioso, ma adesso mi hai messo ancora più curiosità! A volte un po’ di musica, un buon libro o quattro chiacchiere con un amico sanno riempire davvero tanto questo complicato involucro che chiamano vita 😉 Bacio

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    • Grande FarfarOrso!! Sono contenta che anche tu lo leggerai!!… Credo che meritino proprio di essere lette queste righe perché sono belle, perché son condivise… Soprattutto per questo perché mi piace tanto vedere i risultati di qualcosa che si muove per mani diverse, anche lontane… Anche sconosciute tra loro… Credo sia bello tutto questo, oltre al fatto che son racconti davvero interessanti 😘

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  3. Ho letto più volte queste tue righe. Apparentemente sparse, e invece così essenziali e precise. Nette. Vi ho riletto il libro e tanta parte delle sensazioni che mi ha suscitato scriverne un pezzo e leggerne, passo a passo, gli altri frammenti. Frammenti, sì, come pezzi di chiglia sfasciati, vagabondi in mezzo al mare. Liberi. Eppure uniti da un fattore comune. L’umano. E parlanti, ognuno per sé e per tutti, per ognuno di noi. Mi ha fatto enorme piacere partecipare al progetto. Essere elefante e spettatore, insieme. Ma la cosa più interessante e bella è incontrare un lettore, una persona attenta e profonda, ricca, in grado di vedere e dare alle cose il loro nome e farmi muovere, ancora, ancora più in là. Questo è quello che ho fatto leggendo i tuoi pensieri. Per cui grazie e complimenti a te, “per ogni riga” che hai scritto.

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    • Non riesco a trovare un modo sensato per rispondere a queste tue parole, se non che son contenta ti siano piaciute… Ribadendo i complimenti per quello che avete fatto! È bello, quasi magico, notare un giro di emozioni e sensazioni messe in circolo da parole lette… Come un lento vortice… Mi piace, micipiaceunbelpo 🙂

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