inutile insistere…

 

come una finestra
su un mondo meraviglioso
in una stanza calda e accogliente
ma con i vetri sporchi
di quello sporco che rende l’immagine opaca
e non c’è detergente che possa pulire
resto di qua
e so della bellezza dietro a quel vetro
ma gli occhi fanno male a furia di stringerli per mettere a fuoco il paesaggio che sta oltre
è ora di chiudere le persiane
spostarsi
e prendersi cura della stanza…
foto sporca

36 pensieri su “inutile insistere…

  1. Prepararsi per ripartire. Mi hai fatto sorridere perché nella realtà è così che “riparto” io stessa quando sono un po’ avvilita: rimetto in ordine. Quello che tu hai posto in termini metaforici, lo metto in pratica come se fosse un piccolo rito. E funziona. Prendersi cura del posto in cui ci rifugiamo o di noi stessi (testa e corpo, nella solitudine o durante una passeggiata) è solo un modo per riprendere fiato. La bellezza fuori dalla finestra c’è sempre, in fondo, da qualche parte, magari nascosta fra le pieghe del paesaggio.

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    • Queste sono righe bellissime…
      È proprio così… Fermarsi, riprendere fiato e pulire ” l’interno” per fare in modo di continuare a vedere la bellezza e contemporaneamente non avvilirsi per il vetro perennemente sporcato per oscurare il paesaggio… Ma imparare a stare verso un’altra direzione…
      😉

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      • Non è facile… per niente. Ogni volta che sono rimasta indietro e che mi sono guardata allo specchio mi sono vista triste e stanca. Questo è sempre accaduto perché mi sono distrutta nel tentativo di afferrare qualcosa di troppo lontano – quando non totalmente inesistente. Il riflesso nello specchio può essere l’interno o l’esterno, ma alla fin bisogna sempre riprenderci per mano e camminare in “un’altra direzione” 🙂 dici benissimo

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